Biogenera, società bolognese specializzata nello sviluppo di una nuova generazione di farmaci personalizzati a DNA per la cura di malattie oggi considerate incurabili, ha raccolto oltre 2,8 milioni di euro da 644 investitori attraverso una campagna di equity crowdfunding condotta su CrowdFundMe. Si tratta della cifra più alta mai raccolta da una pmi innovativa sul portale di crowdfunding.
Per la società si tratterebbe del secondo tentativo di sbarcare in borsa. Ci aveva già provato nel giugno 2020 attraverso la business combination annunciata con la Spac Life Care Capital (LCC), ma l’operazione era stata bocciata dai peraltro pochissimi soci intervenuti all’assemblea della Spac (si veda altro articolo di BeBeez), che successivamente era stata liquidata (si veda altro articolo di BeBeez).
La campagna su CrowdFudMe ha registrato un investimento medio di circa 4.400 euro. Gli oltre 2,8 milioni di euro raccolti in meno di 3 mesi sono un traguardo significativo, poiché l’obiettivo massimo di finanziamento per il crowdfunding era inizialmente previsto in 2,5 milioni di euro, cifra superata di oltre il 10%. Tra gli aderenti all’equity crowdfunding si segnalano 15 soci, sia persone fisiche sia giuridiche, che hanno investito cifre superiori ai 10 mila euro, compresi utenti privati, srl e holding che hanno versato importi per oltre 100 mila ciascuno.
Quella appena conclusa è stata la terza campagna di crowdfunding per Biogenera, che nel 2017 tramite la piattaforma 200Crowd aveva raccolto 381 mila euro, e poi nel 2018 con BackToWork aveva raccolto oltre 715 mila euro, registrando un overfunding del 615% sul target minimo di 100 mila euro. Allora alla società era stato assegnato un valore pre-money di 7,32 milioni di euro.
Biogenera è stata fondata da Roberto Tonelli, ricercatore di farmacologia e biotecnologie all’Università di Bologna, con oltre 20 anni di esperienza nel settore e più di 150 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali peer-reviewed, e Andrea Pession, professore ordinario di Pediatria presso l’Università di Bologna e direttore della clinica oncologica pediatrica del Policlinico Sant’Orsola.
La società ha ideato e sviluppato MyGenera, una piattaforma biotecnologica brevettata, innovativa che consente di identificare nuovi farmaci a DNA che agiscono direttamente unica e altamente bloccando i geni mutati che causano le patologie. I nuovi farmaci di Biogenera mirano a bloccare le cause delle malattie, ottenendo massima efficacia terapeutica e minima, o assente, tossicità. Si tratta di una grande novità rispetto a numerose terapie attuali, che sono poco efficaci e spesso tossiche.
L’azienda è impegnata soprattutto nella cura di tumori molto aggressivi, in particolare quelli dei bambini e, a tal proposito, ha creato BGA002, che ha già ottenuto la designazione di farmaco orfano dall’agenzia del farmaco europea (EMA) e dalla Food and Drug Administration (FDA) degli USA, e degli adulti, con i nuovi prodotti (per tumori al seno e al polmone) attualmente in fase di sviluppo. Biogenera, che adotta una strategia B2B, realizzando farmaci che poi saranno commercializzati, a livello globale, da ditte farmaceutiche internazionali, con le quali sta stringendo accordi, vanta più di 50 brevetti approvati.
La società è stata sostenuta con un primo round seed da Meta Ventures, dai soci IAG e dalla Regione Emilia-Romagna.